Artwork compare Giuseppe Talarico
MIMMO | N° 37
Lo abbiamo pensato almeno una volta. Tutti, pur rispettando l’arte e l’artista, lo hanno pensato. Strappa, scolla, ristrappa, riscolla… QUESTO LO FACEVO PURE IO. Bruno Munari uno dei massimi protagonisti dell’arte del XX secolo diceva “nel momento in cui qualcuno dice “questo lo so fare anch’io” vuol dire che lo sa rifare, altrimenti lo avrebbe già fatto prima!”. Ed è quello che abbiamo provato a fare, anzi a rifare: un Dècollage ispirato a Mimmo Rotella.
Nato a Catanzaro il 7 ottobre 1928, Mimmo (Domenico) Rotella è oggi considerato uno dei più importanti esponenti della Pop Art internazionale. Dopo le prime esperienze artistiche nel campo delle Avanguardie, in cui realizza opere d’arte astratte con figure geometriche (pittura Neo geometrica) ispirandosi alle opere pittoriche di Kandinskij, Mondrian e Picasso, a partire dagli anni ’50 approda ad una propria originale forma d’arte, il “Collage”, poi ribattezzata col nome di “Décollage”.
I decollage di Mimmo Rotella sono ottenuti strappando dalla strada manifesti pubblicitari (motivo per cui gli è stata attribuita l’etichetta di “strappamanifesti” o “ladro di manifesti”), per poi incollarli sulla tela, quindi strapparli di nuovo a brandelli come se si trattasse di un vero puzzle o collage. È così che i volti patinati delle grandi star di Hollywood come Liz Taylor, Humprey Bogart e Ingrid Bergman, diventano protagonisti di una nuova espressione artistica che risente dell’influenza del Cubismo, dell’Astrattismo e del Dadaismo.
Come avverrà con Andy Warhol qualche anno più tardi, Mimmo Rotella è riuscito, attraverso le sue opere d’arte, a trasformare in icone alcuni degli attori più famosi del suo tempo, fra cui, oltre quelli già citati, anche Marilyn Monroe, Sophia Loren, John Wayne e Clark Gable.
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