Testo compare @talarico.illustrator
Artwork compare @madmatth_
U MONACHIELLU | N°43
Stavo dormendo beatamente, quando all’improvviso percepì una presenza vicino al mio letto. Accesi la luce, inforcai gli occhiali che erano sul comodino, ma non vidi nulla. Spensi la luce e nel buio continuavo ad avere la sensazione di sentirmi osservato, ma feci finta di nulla, magari mi ero solo fatto suggestionare dai racconti degli anziani del paese che avevo sentito fino a qualche ora prima o dall’ultimo reel di @franztropea .
Chiusi di nuovo gli occhi, respirai forte e mi riassopì. La calma durò poco, un peso fortissimo sullo stomaco mi assalì, ma non era solo una sensazione. Accesi nuovamente la luce e mi ritrovai di fronte un nanerottolo vestito da monaco, con il viso paonazzo, che saltellava allegramente sulla mia pancia con la stessa enfasi di compare Turi al concerto di Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea (aspetto la loro reunion più di quella degli Oasis). Memore dei miei studi sul folclore calabrese pensai: “è un Monachello, ora lo catturo con un cappello e lo tengo prigioniero sotto una Tiana in rame, come vuole la tradizione”. Non tenendo conto di due fattori fondamentali: ho l’agilità di un cinghiale in sovrappeso, mentre quel nanerottolo sembra spiderman e soprattutto, ho i fornelli a induzione, dove la prendo una tiana in rame?. Tralasciando ciò, parte uno scontro epico nella notte, degno dei migliori film di Bud Spencer e Terence Hill, calci, pugni, testate nei denti… Finché mia moglie non mi sveglia e mi manda a dormire sul divano.
BASTA FRITTOLE A CENA
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