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Considerato uno dei bassisti più innovativi e influenti della sua generazione, testardo nell’esercitarsi e rivoluzionario nell’uso dello strumento, nel corso della sua breve carriera Scott suonò con il top dell’epoca: Chet Baker, Stan Getz, Ornette Coleman, legando la sua fama soprattutto al leggendario Bill Evans Trio (con cui comparve sulla copertina del New Yorker 🙂 ). Come succederà a Rino Gaetano venti anni dopo, un incidente d’auto stroncò improvvisamente la sua vita a soli 25 anni; il mondo del jazz rimase scioccato dalla sua scomparsa, considerandola una grande perdita per la musica. Ancora oggi, il nome di LaFaro entra regolarmente nelle top list dei migliori bassisti della storia del jazz.
Suo nonno Rocco, emigrato in America come molti calabresi alla fine dell’ottocento, era nato a Cannitello in provincia di Reggio Calabria; ed è proprio qui che abbiamo voluto immortalare il nostro Scott, in un impossibile shooting mentre suona My Foolish Heart davanti alla magia dello Stretto.
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