Nel nostro blog, siamo sempre alla ricerca di talenti unici da presentare ai nostri lettori. Questa volta abbiamo avuto il privilegio di intervistare Gabriele Templorini, un giovane illustratore di Reggio Calabria. Gabriele ci ha aperto le porte del suo mondo artistico, rivelando la sua passione per l’illustrazione e la sua visione unica del processo creativo. Scopriamo insieme cosa si cela dietro alle sue opere suggestive e affascinanti.
Gabriele Templorini è un talentuoso illustratore originario di Reggio Calabria. Dopo aver completato il biennio di Illustrazione per l’editoria presso l’Accademia Belle Arti di Macerata nel marzo 2023, Gabriele ha iniziato a esplorare le profondità della sua arte. Ciò che lo appassiona maggiormente dell’illustrazione e dell’arte in generale è la possibilità di trasformare scenari immaginari in realtà, creando atmosfere oniriche e surreali attraverso l’uso sapiente della luce e del colore. Gabriele utilizza l’iPad come una tela 2.0, mantenendo un approccio pittorico e sfruttando al contempo i vantaggi offerti dal mondo digitale.
Gabriele, come si è sviluppata la tua passione per l’illustrazione e come definiresti il tuo stile?
Il disegno e la letteratura mi hanno sempre accompagnato sin da bambino, ma la vera passione credo sia nata durante gli ultimi anni del liceo, quando ho conosciuto la mia attuale fidanzata, che è stata la prima a vedere del potenziale inespresso nei miei scarabocchi sui quaderni di scuola. Il mio stile illustrativo può essere descritto come realistico e onirico.
Quali sono le tue fonti di ispirazione?
L’ispirazione arriva nei modi più disparati, può nascere da un gioco di parole, una conversazione, un sogno, una passeggiata o anche in maniera meno poetica attraverso lo scrolling del proprio feed Instagram o Pinterest.
Quali artisti o illustratori ti hanno ispirato e influenzato nel corso della tua carriera?
Ne ho molti, sia in ambito pittorico, ad esempio Hopper, Sorolla, Whistler, che nel mondo dell’illustrazione come Brad Holland, Maurizio Quarello e Gérard DuBois.
Ci puoi descrivere come avviene la tua fase di creazione quando realizzi una nuova opera d’arte?
Risposta: Innanzitutto eseguo una serie di schizzi molto veloci in miniatura, talvolta accompagnati da frasi o parole chiave. In seguito cerco di visualizzare concretamente le scene precedentemente abbozzate, aggiungendo dettagli alle miniature successive, pensando già al mood che voglio dare alla scena attraverso il colore. I passaggi seguenti sono la realizzazione di un bozzetto definitivo, la creazione di una palette colori e la realizzazione di una bozza semplice a colori con luci e ombre. Dopo queste fasi preliminari è tutto pronto per il passaggio al definitivo dove entra in gioco anche l’utilizzo delle diverse texture date dai pennelli.
Quali sono i temi o i soggetti che preferisci rappresentare nelle tue illustrazioni?
Non credo di avere una tematica ricorrente, quanto piuttosto un’atmosfera, tra il nostalgico e lo straniante, che si ripete spesso nei miei lavori.
C’è un particolare messaggio o emozione che cerchi di trasmettere attraverso le tue opere?
Non prediligo un messaggio o un’emozione, ma cerco di farmi suggestionare dal tema o dal soggetto dell’illustrazione.
Raccontaci cos’è la Calabria per te in poche parole.
La Calabria per me è un territorio ancora tutto da esplorare. Un luogo che con i suoi paesaggi, le tradizioni e la sua storia antichissima esercita un fascino ancestrale innegabile.
Cosa rappresenta per te The Calabreser e come ha influito sulla tua connessione con la Calabria?
Credo che The Calabreser sia il progetto perfetto per far conoscere non solo la cultura e le tradizioni del territorio calabro, ma anche la sua essenza, grazie alla molteplicità di sguardi offerta dai diversi artisti. L’atto stesso di illustrare la terra in cui vivo, fatta anche e soprattutto di luoghi speciali e poco conosciuti come “La casetta blu”, non può che rafforzare il mio legame con la Calabria.
Quali sono i tuoi progetti o sogni nel campo dell’illustrazione che desideri realizzare in futuro?
Ne ho diversi, ma sto imparando che nel mondo dell’illustrazione e delle arti in generale è bello anche lasciarsi sorprendere e seguire il flusso, perché spesso la realtà può superare le proprie aspettative. In ogni caso anche solo vivere in Italia svolgendo questo mestiere non sarebbe male.
Se vuoi seguire Gabriele Templorini o acquistare le sue opere, puoi trovarlo su Instagram con il nickname @g.templorini.